La salita insieme verso la Castelletta: memoria e consapevolezza

di Tommaso Rossi (Avvo-ciclista)
    Nel cuore delle colline marchigiane, domenica ho avuto il privilegio di pedalare – ancora una volta – insieme a tanti amici e amiche di due ruote, in occasione del 4° Scarponi Day organizzato dalla Fondazione Michele Scarponi.

Salire in gruppo, fianco a fianco, su quella salita che Michele amava e conosceva così bene: la Castelletta – la sua “Cima Coppi” personale – ha un significato che va oltre la prestazione, il chilometro o la fatica.

Le emozioni che porto con me:

Il rumore ritmico delle ruote che girano, il gruppo che si compatta, lo sguardo che cerca un compagno, uno scambio di cenni e di sorrisi: autentica condivisione e festa.

La svolta finale: la Castelletta che appare, i tornanti, l’ultimo sforzo. Sapevamo tutti che non si stava solo scalando una montagna, ma un pezzo di memoria.

Il momento in cima: quel fermarsi insieme, quel piede a terra che simboleggia fermare la violenza stradale. Un gesto semplice, che richiama tutti i ciclisti — e tutti gli utenti della strada — a stare insieme, rispettarsi.

Il ristoro, il sorriso, lo sguardo che dice “ce l’abbiamo fatta insieme”. L’immenso gruppo della FOndazione che ci aspettava in cima. Per Michele, per chi ci ha preceduto, per chi pedala oggi e domani.

Il pensiero forte: ogni volta che saliamo, ricordiamo che la strada è di tutti. E che chi è più fragile – un ciclista, un pedone – ha diritto al rispetto. Proprio come Michele lo ha difeso in ogni suo chilometro.

Perché continuare a salire – e perché scriverne?

Perché l’impegno della Fondazione non è solo celebrare una persona straordinaria, ma costruire una cultura della sicurezza, della comunità, della mobilità sostenibile. Il fatto di aver pedalato insieme su un percorso che Michele amava significa continuare a dare forza a quel messaggio: “Non siamo soli sulla strada”.
In qualità di avvocato e ciclista, porto con me anche la consapevolezza che la strada non è solo paesaggio, chilometri, sport: è diritto. È giustizia. Ognuno di noi può contribuire perché la strada sia luogo di incontro, non di rischio; di libertà, non di paura.

Grazie a tutti i partecipanti, agli organizzatori della Fondazione Michele Scarponi, agli amici che non sono potuti venire ma ci sono stati con il cuore. E un grazie speciale a Michele: continuiamo a salire, a pedalare, a ricordare, e soprattutto a difendere la strada di tutti. 🚴‍♂️

👉 Visitate il sito, scoprite la rubrica “Difendiamo la strada di tutti” e sostenete i progetti della Fondazione Scarponi.

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