Giornata mondiale della bicicletta.
Per noi che usiamo la bici per gli spostamenti quotidiani, per allenarci o per viaggiare.
Per noi che tutti i giorni promuoviamo la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale.
W la bici, oggi e ogni giorno dell’anno!
Vogliamo celebrare questa data così importante per tutti noi con:
- uno scatto di Michele di Roberto Bettini
- un nostro video (guardalo qui)
- le parole di David Le Breton, professore di sociologia all’Università di Strasburgo e autore di diversi libri, tra cui A ruota libera. Antropologia sentimentale della bicicletta:
“La bicicletta, come l’andare a piedi, è una sfida ai valori ultraliberali delle nostre società contemporanee. L’entusiasmo che ha ricominciato a suscitare, da una ventina d’anni a questa parte, non consente di parlarne con superficialità. La bicicletta invita a esperire il mondo attraverso i sensi, la lentezza, la noncuranza, rinforza la sensazione di essere vivi. In bicicletta ci si immerge stabilmente nella sensorialità del mondo, negli odori, nei paesaggi, nei suoni circostanti. Pedalando spensieratamente, il tempo e lo spazio ritrovano il proprio fascino. La bicicletta porta il ciclista là dove egli desidera andare, secondo il proprio ritmo e il tempo che si è concesso, senza l’affannosa ricerca di un parcheggio, senza temere ritardi. Diversamente dall’automobilista, di solito il ciclista non sperimenta disagi sulla propria strada, non è mai rallentato da un ingorgo o dall’impossibilità di trovare un parcheggio[…] L’utilizzo della bicicletta implica una felice umiltà nei confronti del mondo, un’indifferenza per la tecnica e i moderni mezzi di locomozione o, quanto meno, un senso di relatività delle cose. Esperienza della libertà, fonte inesauribile di osservazioni e reverie (L’accento circonflesso sulla prima e non so come si fa). Recupero di un’esultanza propria dell’infanzia e dell’adolescenza, perché fa appello a una memoria del corpo mai del tutto sepolta.”
David Le Breton da “A ruota libera”, Raffaello Cortina Editore, 2021.